Le processionarie sono parassiti particolarmente pericolosi che fanno parte dell’ordine dei Lepidotteri diffusi in Europa, Asia e Nord Africa.
Nel nostro Paese è piuttosto comune incontrare questi insetti, soprattutto in zone verdi caratterizzate dalla presenza di alberi come pini e querce.
La loro pericolosità e diffusione costringe molti a ricorrere a interventi di disinfestazione da processionarie, tramite trattamenti mirati e professionali.
I trattamenti di disinfestazione processionarie non possono essere fai da te, considerata proprio la loro pericolosità urticante.
Eco-Work svolge attente verifiche dello stato di infestazione e tipologia dell’area interessata, in caso di infestazione da processionarie, i nostri tecnici possono offrire una consulenza mirata per capire come e dove intervenire contro i nidi di processionaria.
Eco-Work garantisce efficienza e professionalità, grazie a trattamenti mirati ed ecologici, personale altamente qualificato e attrezzature all’avanguardia, così da debellare definitivamente il problema in tempi brevi.
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Processionarie come eliminarle?
Tra il 2016 e il 2017 in Italia si è verificato un vero e proprio allarme “processionaria del pino“, a causa sia del moltiplicarsi di questi parassiti e sia per i conseguenti danni generati alla vegetazione, agli uomini e agli animali.
L’invasione purtroppo, si deve attribuire al clima anomalo ed eccessivamente caldo che ha colpito il nostro Paese negli ultimi anni, per questi motivi e dopo quest’epidemia si sono dovuti creare interventi mirati per la prevenzione e la lotta.
Infatti, si segnala che la lotta alle processionarie è diventata obbligatoria per legge, D.M del 30/10/2007, in tutte le aree in cui la presenza del lepidottero minaccia seriamente la produzione o la sopravvivenza della vegetazione e la salute umana o animale.
Come poter intervenire tempestivamente? E quali sono i metodi maggiormente adottati?
- Lotta meccanica: con questo metodo, si effettua la distruzione meccanica dei nidi mediante la rimozione manuale dalla pianta e la loro successiva eliminazione. Ovviamente, l'operatore che esegue l'operazione dovrà essere attrezzato in modo adeguato e dovrà indossare appositi indumenti protettivi. Solitamente, questo metodo viene adottato nei mesi invernali o solo se si debba intervenire in aree ristrette.
- Lotta microbiologica: si prevede l'uso di trappole feromoniche e biocidi di ultima generazione, in grado di infettare la larva di processionaria, danneggiandone i centri nervosi e paralizzandola. Si può diffondere tramite atomizzatore e il batterio utilizzato è conosciuto come Bacillus Thuringiensis Kurstaki (BTK).
- Endoterapia: una delle tecniche più efficaci e utilizzate, consiste nell'iniettare sostanze insetticide direttamente nel sistema vascolare della pianta invasa proprio dal parassita. Semplicemente, l'insetticida entrerà nel corpo dell'animale quando questo si ciberà delle foglie.
La disinfestazione da processionaria ecologica e professionale, è l’unica soluzione per evitarne la proliferazione e i conseguenti danni, infatti, nell’uomo e negli animali può provocare reazioni cutanee e infiammazioni di mucose, occhi e vie respiratorie gravi.
Nidi di processionaria: come riconoscerli?
Non è particolarmente difficile riconoscere i nidi di processionaria: basterà solo avere un pò di spirito di osservazione!
Solitamente, si riconoscono perché si trovano alle estremità degli alberi sotto forma di grossi bozzoli filamentosi di colore bianco a partire dalla stagione autunnale.
I nidi vengono utilizzati dai parassiti, per deporre le uova, ma spesso diventano veri e propri rifugi temporanei per poi essere scartati e crearne di nuovi.
La loro forma somiglia per dimensioni e forma a una noce di cocco, mentre quelli di processionaria di quercia sono leggermente più allungati.
Data la loro grandezza, infatti possono arrivare a misurare fino a 1 metro di lunghezza, sono facilmente individuabili, anche se una volta visti la situazione è già grave e in alcuni casi irrecuperabile.
Per questi motivi, si consiglia sempre di adottare misure e trattamenti preventivi per evitare la diffusione e il proliferare dell’invasione da processionaria.
Il periodo di maggior diffusione della processionaria dei pini è in quello più freddo dell’anno, dato che nella stagione estiva si ritira sotto terra come bozzolo per poi uscirne verso agosto sotto forma di falena, alla ricerca di un posto dove poter depositare le uova.
Mentre le processionarie delle querce, nascono in aprile e concentrano le loro attività di sera o di notte, mentre di giorno si ritirano in nidi appiattiti costruiti sui rami degli alberi.
Processionarie dei pini: pericolo per i cani
Purtroppo gli incontri ravvicinati tra processionarie e cani sono molto frequenti, probabilmente a causa della natura curiosa ed esplorativa dei nostri amici a quattro zampe.
Però se un cane, un gatto o un altro animale domestico, annusa o ingerisce i peli della processionaria i sintomi ai quali andrà incontro sono piuttosto gravi:
- Intensa salivazione
- Infiammazione della bocca
- Ingrossamento della lingua
- Necrosi della lingua
- Febbre e vomito
Ovviamente, la prima cosa da fare è contattare un veterinario, nel frattempo può essere utile effettuare un lavaggio della bocca per eliminare eventuali peli urticanti, munendosi di guanti protettivi, in quanto i peli sono pericolosi anche per l’uomo.
Si raccomanda di prestare particolare attenzione e di cercare di controllare sempre dove portare i nostri amici a quattro zampe, i più a rischio in questa situazione.